Certificati prevenzione incendio

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Cos’è il CPI e a cosa serve?

In poche parole, questo certificato garantisce che l’edificio in oggetto sia stato realizzato secondo il livello di sicurezza previsto dalla normativa vigente nel nostro Paese.
Il Certificato Prevenzione Incendi, quindi, è quel documento che ha lo scopo di certificare la conformità di un fabbricato alle norme antincendio.

Si tratta di uno degli aspetti più importanti della progettazione antincendio per un’azienda e serve ad attestare che l’edificio sia del tutto conforme alle norme.

La richiesta per il rilascio del CPI va presentata al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco prima dell’esercizio dell’attività mediante la SCIA, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.

E quindi, a seguito di accurati controlli sulla completezza formale dell’istanza, della documentazione e dei relativi allegati, in caso di esito positivo il Comando dei VVF ne rilascia una ricevuta. Entro 15 giorni, infine, viene rilasciato all’attività il Certificato di Prevenzione Incendi.

Ecco perché, per non incorrere in difformità o perdite di tempo, è essenziale affidarsi ad esperti del settore, così da assicurarsi che la pratica sia presentata correttamente.

Gli ingegneri e lo staff di Solarplay Engineering sono al tuo fianco per ottenere il Certificato, garantendoti qualità, efficienza e velocità.

Quando è obbligatorio il certificato prevenzione incendi?

Bisogna subito precisare che il CPI non è obbligatorio per legge per tutti gli edifici, ma solo per quelli che rientrano nell’elenco contenuto nell’Allegato 1 nel D.PR. n. 151 del 1 agosto 2011. Il decreto introduce nuovi adempimenti e modifica anche l’elenco delle attività soggette.

Le attività sono state divise in funzione del rischio specifico in 3 macro aree, a seconda del tipo, della grandezza e del settore di attività:

  • Categoria A: a basso rischio e standardizzata, in cui rientrano ad esempio le scuole di ogni ordine e grado fino a 150 persone, aziende e uffici fino a 500 persone. Per questi edifici non è obbligatorio chiedere la valutazione del progetto ai Vigili del Fuoco, che potranno effettuare sopralluoghi a campione. In seguito ad un eventuale sopralluogo, il titolare dell’attività può richiedere il rilascio del verbale di visita tecnica.
  • Categoria B: a medio rischio; vi rientrano strutture come asili nido, officine, laboratori con saldatura e taglio dei metalli in cui vengono usati gas infiammabili o comburenti. In questi casi è obbligatorio chiedere la valutazione del progetto. I sopralluoghi da parte dei Vigili del Fuoco sono sempre effettuati a campione, esattamente come per la categoria A.
  • Categoria C: ad alto rischio. Si tratta di attività con alto livello di complessità, di stabilimenti ed impianti dove si producono e impiegano gas infiammabili e/o comburenti. Per gli edifici che rientrano in questo gruppo sono obbligatori sia la valutazione del progetto sia i sopralluoghi da parte dei Vigili. Al termine dei sopralluoghi viene rilasciato il certificato di prevenzione incendi.

Sono interessati all’interno della categoria C anche i condomini che presentano le seguenti caratteristiche:

  • impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenza superiore a 116 kW (come alcune centrali termiche e/o caldaie, generatori di calore condominiali a servizio di impianti di riscaldamento centralizzato);
  • autorimesse con una superficie complessiva coperta superiore a 300 mq;
  • altezza antincendio superiore a 24 m.

Clicca qui per consultare l’elenco completo delle 80 attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco.

Puoi rivolgerti ai professionisti di Solarplay Engineering per ottenere una consulenza e comprendere se il tuo caso rientra tra quelli che prevedono il rilascio del CPI obbligatoriamente.

 Il CPI ha una scadenza?

Anche se il termine “scadenza” non è quello più appropriato, la risposta è sì.

Più correttamente, si parla di “rinnovo periodico” del Certificato di Prevenzione Incendi e si ottiene inviando ogni 5 anni una dichiarazione ai Vigili del Fuoco dalla quale sarà possibile evincere l’assenza di variazione delle condizioni di sicurezza antincendio.

Se, diversamente, nei cinque anni trascorsi dall’ottenimento del CPI sono state effettuate delle modifiche che hanno comportato un aggravio delle condizioni preesistenti della sicurezza antincendio, correrà l’obbligo di avviare di nuovo le procedure.

Più nel dettaglio, la richiesta del CPI dovrà essere inoltrata nuovamente nei seguenti casi:

  • Nuova destinazione dei locali
  • Modifica delle strutture
  • Modifica delle condizioni di sicurezza
  • Variazione delle sostanze pericolose

Puoi rivolgerti ai professionisti di Solarplay Engineering per ottenere una consulenza e comprendere quale sarà la procedura adatta alla tua situazione.

Certificati prevenzione incendi  Solarplay

CPI scaduto, cosa si rischia in assenza del certificato prevenzione incendi?

Se la tua attività è già avviata e non hai richiesto il CPI, sei soggetto a sanzioni penali gravissime:

  • Arresto fino a un anno
  • Chiusura della tua attività
  • Nel caso in cui dovesse capitare qualsiasi cosa legata ad un incendio, l’assicurazione non ti pagherà
  • Potrai ricevere denunce da parte dei dipendenti

Se stai cercando un team di professionisti specializzati che ti aiutino ad ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI), Solarplay Engineering è il tuo perfetto alleato.