Dispositivi anticaduta e sistemi di sicurezza

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Cosa sono i sistemi anticaduta e a cosa servono

I sistemi anticaduta sono proprio ciò che suggerisce il nome: una protezione che salvaguarda la vita del lavoratore da una caduta dall’alto. 

I dati INAIL relativi agli infortuni sul lavoro nel nostro Paese sono allarmanti, ed evidenziano che tra le principali cause di morte ci sono proprio le cadute dall’alto.

Le casistiche più comuni di cadute dall’alto sono:

  • caduta per sfondamento della copertura (23%)
  • caduta da scala portatile (17%)
  • caduta da parte fissa di edificio (12%)
  • caduta da ponteggi, impalcature fisse (10%)
  • caduta all’interno di varco (10%)
  • caduta da mezzi di sollevamento (9%)

Linea vita anticaduta

Già da diversi anni, diverse regioni hanno deciso di introdurre l’obbligo di installazione di linee vita su coperture e tetti ad alta quota. Esistono leggi regionali per le seguenti regioni:

  • Lombardia
  • Emilia Romagna
  • Sicilia
  • Toscana
  • Piemonte
  • Liguria
  • Umbria
  • Marche
  • Friuli Venezia Giulia
  • Veneto
  • Campania
  • Sardegna
  • Provincia autonoma di Trento

Anche per noi di Solarplay Engineering, la sicurezza del lavoratore è al primo posto, ed ecco perché abbiamo incluso le linee vita nella nostra offerta.

Nel dettaglio, le linee vita anticaduta sono usate nel caso si debbano fare interventi di manutenzione delle coperture, dalla sostituzione delle tegole agli interventi sui pannelli fotovoltaici.

Sono degli insiemi di ancoraggi posizionati sulle coperture e consistono in una linea, che può essere un cavo o un binario, sulla quale vengono inseriti degli elementi di connessione a loro volta collegabili all’imbracatura dell’operaio.

Le proposte DPC e DCI di Solarplay Engineering

Possiamo annoverare due tipologie di sistemi di protezione di caduta dall’alto:

  • Sistemi di Protezione Collettiva (DPC).
  • Sistemi di Protezione Individuale che utilizzano una protezione per ogni singolo utilizzatore (DPI).

Soluzioni Parapetti

Anche i parapetti per tetti devono soddisfare le condizioni previste dal Decreto Legislativo 81/08. Questo Decreto Legislativo ritiene fondamentale, per chi lavora in quota, poter agire in condizioni di assoluta sicurezza. Nel contempo, individua nei sistemi di protezione collettiva la soluzione più idonea.

Oltre a presentare materiali rigidi, destinati a mantenere invariate le caratteristiche originarie nel tempo, devono poter resistere agli sforzi (in base alle condizioni ambientali presenti e alle funzioni specifiche di utilizzo). I parapetti per tetti sono diffusi nei cantieri, e trovano spazio anche negli interventi di riparazione aventi ad oggetto gli edifici (civili o industriali che siano).

Soluzioni Reti per Lucernari

In generale è sempre bene impedire la caduta anziché arrestarla perché lo sfondamento di un lucernario espone comunque il lavoratore a numerosi rischi anche quando è collegato da una linea vita con la sua imbracatura:

  1. Ostacoli sottostanti il lucernario che azzerano il tirante d’aria libera quali travi, carriponte, scaffalature, ecc.
  2. Difficoltà di recupero e conseguente rischio trauma da sospensione inerte.
  3. Rischio traumi da impatto sull’imbracatura o pendolamento.

Inoltre, non creano ostacoli sulla copertura: le reti posizionate sotto o a filo lucernario, agevolano il movimento dell’operatore in copertura soprattutto quando lo fa usando cordini e linee vita.
Rispetto a parapetti e passerelle, impattano meno sulla struttura e sollecitano meno il manto non compromettendone la tenuta all’acqua.

Soluzioni Passerelle

Le passerelle consentono di mettere in sicurezza i passaggi su tetti fragili o scivolosi o per creare percorsi camminabili su superfici sfondabili come lucernari.

Manutenzione dei sistemi di anticaduta

Obbligatoria ogni 2 anni per i controlli al sistema di ancoraggio e 4 anni per i controlli relativi alla struttura di supporto e agli ancoranti.

I dispositivi di protezione collettiva sono i primi sistemi a dover essere impiegati sull’aree di lavoro per ridurre i rischi di caduta dall’alto e vengono usati per l’accesso, il percorso e il transito in copertura.

  • A ragione di questo devono essere garanti di sicurezza.
  • La normativa UNI 11560:2014 – al punto 9.2.3 – precisa che l’intervallo tra due ispezioni periodiche (visive e strumentali) non sia superiore di 2 anni ma non solo, la manutenzione dei dispositivi di protezione collettiva viene anche raccomandata secondo le modalità del fabbricante e dal progettista strutturale.
  • Dunque idealmente la verifica dovrebbe essere fatta ogni anno o prima del loro impiego se è trascorso molto tempo dall’ultimo utilizzo.

Si vuole specificare inoltre che la periodicità della manutenzione dipende da molti altri fattori tra cui:

  • La frequenza di utilizzo
  • La zona di ubicazione
  • L’esposizione del sistema verso gli agenti esterni (salsedine, acidi ecc.)

Ricapitolando, perché un sistema anticaduta?

  • Teniamo al sicuro i lavoratori impiegati ad altezze superiori i 2 mt.
  • Evitiamo controversie al datore di lavoro.
  • Obbligatorietà per alcune regioni.
  • Obbligatorietà dei titoli autorizzativi dei comuni.
  • Detraibilità in contemporaneità con altri interventi oggetto di detrazione (es. FV o Edile 50%).
  • Tendenza a volgere all’obbligo di rendere manutenibile copertura/impianti. 

Affidati ai professionisti di Solarplay Engineering per garantire massima sicurezza ai lavoratori!



    Ricapitolando, perché un sistema anticaduta?

    • Teniamo al sicuro i lavoratori impiegati ad altezze superiori i 2 mt.
    • Evitiamo controversie al datore di lavoro.
    • Obbligatorietà per alcune regioni.
    • Obbligatorietà dei titoli autorizzativi dei comuni.
    • Detraibilità in contemporaneità con altri interventi oggetto di detrazione (es. FV o Edile 50%).
    • Tendenza a volgere all’obbligo di rendere manutenibile copertura/impianti.

    Affidati ai professionisti di Solarplay Engineering per garantire massima sicurezza ai lavoratori!